Articolo del 23 Novembre 2013
STAMATTINA, AL GARIBALDI CENTRO, ASSEMBLEA E COSTITUZIONE FORMALE.
«Adriana» associazione contro l’anoressia
di PINELLA LEOCATA
L’aveva promesso e l’ha fatto. In meno di due mesi. Quando sua figlia Adriana è morta, per anoressia, a 32 anni, Santa Alfonzetti ha giurato che avrebbe fatto di tutto perchè ad altre ragazze, ed altri ragazzi, fosse risparmiato questo destino segnato dalle difficoltà di avere le cure specialistiche necessarie, perchè ad altri fosse risparmiato il calvario dell’estenuante, e spesso frustrata, richiesta di un’autorizzazione per potersi curare in centri di riabilitazione fisica e psicologica, tutti lontani dalla Sicilia, tutti di difficile accesso. «Se avessi avuto soldi e avessi potuto curare mia figlia in una clinica privata l’avrei salvata», si ripeteva Santa Alfonzetti che aveva dovuto lottare contro tanti no. Per questo, quando Adriana, stremata, finì di lottare, sua madre promise a se stessa che avrebbe fatto di tutto perchè anche in Sicilia fosse realizzato uno di quei centri che aveva imparato a conoscere altrove, lontano da qui.
Stamattina, alle 10, nell’aula Dusmet del Garibaldi Centro, messa a disposizione dal direttore generale Angelo Pellicanò, la signora Alfonzetti, insieme alle tante persone che ha coinvolto in questo cammino, farà il primo passo in questa direzione.Stamattina sarà presentata e costituita formalmente l’associazione «Adriana» Per la solidarietà sociale e socio sanitaria, lo studio, la ricerca e la cura dei disturbi del comportamento alimentare.
Poi, la settimana prossima, sarà registrato lo statuto che è già stato elaborato con il contributo di tanti. L’associazione – di cui fanno parte singoli, famiglie, associazioni, psicologi, medici, nutrizionisti- vuole essere punto di riferimento per chi ha problemi di questo genere e per le loro famiglie, vuole sensibilizzare l’opinione pubblica su questo tema e, soprattutto, lottare perchè si realizzi un centro specializzato che effettui attività riabilitative e terapeutiche per le persone che soffrono di anoressia e bulimia e per le loro famiglie, un centro che offra un sostegno psicologico e promuova attività creative e gruppi di autoaiuto.
L’associazione «Adriana» chiede che venga assegnata a questo fine una delle tante strutture pubbliche inutilizzate e chiede che, nel frattempo, si realizzi un centro specialistico anche all’interno di un ospedale, purché non sia un reparto psichiatrico. Di tutto questo si discuterà stamattina nell’incontro aperto a tutti. Per informazioni tel. 095 430757 oppure 345 7055508.