Il dolore di una madre diventa battaglia di civiltà – LaSicilia 8/10/13

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Articolo del 8 Ottobre 2013

ANORESSIA, IL DOLORE DI UNA MADRE DIVENTA UNA BATTAGLIA DI CIVILTA’

di PINELLA LEOCATA

Santa Alfonzetti è una madre che non si rassegna. Ha lottato per venti anni perché sua figlia superasse l’anoressia e ora che è morta, a 32 anni, ridotta ad uno scricciolo di meno di 25 chili, non intende mollare. Piange, si dispera, ricorda e si ribella a quello che troppi considerano un destino ineluttabile, soprattutto per chi non ha i mezzi economici per curarsi privatamente.

L’Asl quasi non la considera una malattia e, comunque, dice di non avere i soldi per coprire i costi di un ricovero  in un centro specializzato e centri specializzati, in Sicilia, non ce ne sono.

Lei, sua figlia, quattro anni fa, anche se non aveva i 120 euro al giorno necessari, era riuscita a portarla in un centro specializzato di Potenza dove l’avevano rimessa in piedi. Era andata fino a Palermo, fin dietro alla porta del presidente della Regione e c’era rimasta fino a quando non l’ha ricevuta, ascoltata, aiutata.

Poi la ricaduta, la lotta strenua e vana per farla ricoverare a forza, contro la sua volontà.

Mi dicevano che era maggiorenne e non si poteva. Ma lei era malata, Non era in grado di decidere!

Così l’ha vista morire, due giorni dopo le dimissioni dall’ennesimo ricovero d’urgenza in ospedale. E ora che non c’è più, ora che non può più aiutarla, Santa Alfonzetti pensa alle altre ragazze che, come faceva sua figlia, vomitano per non ingrassare anche quando sono ridotte pelle e ossa, anche quando non hanno più la forza di reggersi in piedi, anche quando sanno che rischiano la morte.

Chiede aiuto per costituire un’associazione di genitori per lottare insieme affinché l’anoressia sia riconosciuta come una malattia grave da curare, affinché lo Stato dia le risorse per curarla e in Sicilia, una delle poche regioni che ne è priva, sia realizzato un centro specializzato per la cura dei disturbi del comportamento alimentare.

Così il dolore di una madre coraggiosa si trasforma in una battaglia di civiltà.

 

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